Pubblicato da: silviasettevendemie | febbraio 26, 2010

Shutter Island

Titolo originale: Shutter Island

Regia: Martin Scorsese

Cast: Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Patricia Clarkson, Max von Sydow, Jackie Earle Haley, Emily Mortimer, Elias Koteas, Ted Levine, John Carroll Lynch, Christopher Denham, Nellie Sciutto, Tom Kemp, Curtiss Cook, Joseph McKenna, Ken Cheeseman, Joseph Sikora, Drew Beasley, Ruby Jerins, Damian Zuk, Gary Galone, Dennis Lynch

Distribuzione: Medusa, USA, 2010

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1954. I due agenti federali Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio)  e Chuck Aule (Mark Ruffalo) vengono inviati a Shutter Island, dove si trova un grande manicomio criminale, per indagare sulla misteriosa e improvvisa scomparsa di una delle pazienti dell’istituto, l’infanticida  Rachel Solando (Emily Mortimer), apparentemente volatilizzatasi tra le mura dell’istituto. Il dottor Cawley (Ben Kingsley), il direttore della struttura, e il dottor Naehring (Max von Sydow) si mettono a disposizione per le indagini. Tuttavia, a causa del maltempo il soggiorno degli agenti sull’isola si prolunga e i due inziano a notare che strane cose avvengono all’interno dell’istituto e che forse il personale della struttura non sta dicendo tutta la verità…

Riassumere questo film in una parola è possibile: stupendo!!! Un thriller psicologico appassionante, avvincente, pieno di colpi di scena,  tratto dal’omonimo romanzo  di DennisLehane (il cui romanzo Gone Baby Gone era stato trasporto cinematograficamente nel 2007)  con un cast stellare capitanato da un Leonardo Di Caprio strepitoso e diretto dalla mano sapiente di Martin Scorsese. Un film in cui tutto è il contrario di tutto e nulla è come sembra. Lo spettatore stesso si perde nei meandri  e nella enorme scala a chiocciola dell’istitiuto insieme all’agente Teddy Daniels e come lui non sa di quali personaggi fidarsi e di quali invece diffidare.

L’agente Teddy Daniels è un uomo forte e deciso ma che nasconde un doloroso passato: è stato in guerra e ha scoperto i campi di concentramento di Dachau con i suoi orrori che gli provocano incubi ed emicranie continue, e la sua bellissima moglie Dolores (Michelle Williams) è morta a causa di un incendio appiccato da un piromane. Insieme al suo collega Chuck Aule, si reca nell’isitituto Ashecliffe a Shutter Island, per indagare sullo stranissimo e inspiegabile caso della scomparsa di una donna, Rachel Solando, rinchiusa lì per aver annegato i suoi tre figli. Gli effetti personali della donna sono tutti nella sua stanza, ma di lei non c’è traccia. Le guardie dell’istituto la cercano dovunque, invano. Intanto i due detective fanno la conoscenza dell’ambiguo dottor Cawley, il direttore della struttura che vanta il suo originale trattamento dei “pazienti”, come tiene a precisare correggendo la dicitura “detenuti”, attraverso il dialogo e i farmaci invece che attraverso interventi chirurgici barbarici e lesivi, si dimostra inizialmente disponibile e gioviale, ma subito dopo sembra tornare sui suoi passi e negare agli agenti l’aiuto richiesto. Inoltre in ogni loro mossa i due agenti sono sempre fortemente controllati… Cosa avviene realmente all’interno dell’istituto? E quanto è pericoloso andare oltre l’apparenza e avvicinarsi alla verità?

Peccato che questa pellicola abbia avuto una serie di sfortunati contrattempi e sia uscita solo adesso, perdendo l’opportunità di essere candidata ai prossimi Oscar, perché sono sicura che sarebbe stata una degna protagonista della lotta per le tanto agognate statuette. La trama è avvincente e ha un ritmo incalzante mantenendo lo spettatore incollato alla poltrona per tutti i 138 minuti della pellicola. La regia fa un lavoro magistrale, con tagli, inquadrature e colori scuri, claustrofobici, inquietanti, il cui apice è raggiunto dall’immagine dal basso verso l’alto dell’enorme scala a chiocciola cui il protagonista si trova di fronte. I dialoghi sono interessanti e il ruolo di ogni singolo personaggio è fondamentale all’interno del puzzle da risolvere ed è delineato in maniera perfetta, complesso, multisfaccettato, ambiguo, a tratti incomprensibile. Tutto ruota e si svolge tra le celle e i corridoi poco illuminati dell’istituto, tra i sogni premonitori e gli incubi legati al passato di Teddy, alle sue frequenti emicranie e alle piccole e grandi scoperte durante le indagini.

E cosa dire del cast stellare? Leonardo Di Caprio ci ha abituato a prestazioni intense e ammirevoli, (basti pensare a The Departed ,  Gangs of New York (non a caso entrambi diretti da Scorsese),  Blood Diamond, Revolutionary Road, solo per citarne alcune) ma qui a mio avviso si supera, dando vita a una delle sue migliori interpretazioni di sempre. E’ colui attorno al quale ruota tutto il film e lui riesce a gestire e a portare avanti questo ruolo fino in fondo mostrando un grandissimo talento. Ben Kingsley è un perfetto personaggio ambiguo e misterioso (tutt’altro genere di personaggio rispetto allo psicologo fuori di testa di Fa’la cosa sbagliata-The Wackness), così come Max von Sidow. Inoltre Michelle Williams, ha il ruolo della moglie defunta di Teddy, che gli appare in sogno per proteggerlo e per metterlo in guardia da ciò che si nasconde nell’istituto: un ruolo minore ma di grande importanza e svolto in maniera molto convincente. Mark Ruffalo è il collega di Teddy, desideroso quanto lui di fare chiarezza nell’indagine e di abbandonare l’isola il prima possibile.

In definitiva un  film molto bello e avvincente, diretto da un grandissimo maestro e con degli attori straordinari.

Conclusione: Assolutamente da vedere.

Voto: 9


Risposte

  1. […] grande interpretazione (il suo ruolo a ben rifletterci non è poi così lontano da quello di Shutter Island), Marion Cotillard si vede poco purtroppo, ma questo è dovuto alla condizione del suo personaggio, […]


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