Pubblicato da: silviasettevendemie | marzo 7, 2009

The Wrestler

Titolo originale: The Wrestler

Regia: Darren Aronofsky

Cast: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Mark Margolis, Todd Barry, Wass Stevens, Judah Friedlander, Ernest Miller, Dylan Keith Summers, Tommy Farra, Mike Miller, Marcia Jean Kurtz, John D’ Leo, Ajay Naidu, Gregg Bello

Distribuzione: Lucky Red, USA, 2008

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Negli anni 80 Randy “The Ram” Robinson (Mickey Rourke) era il wrestler più importante della federazione. Vent’anni dopo, molte cose sono cambiate: Randy è caduto nel dimenticatoio, i fasti di un tempo sono lontani,  lavora part time in un supermercato e durante il weekend si esibisce nelle palestre dei licei e nei centri ricreativi sociali  in New Jersey per i pochi fan rimasti. Il ring è l’unica cosa che lo appaga e che lo fa sentire vivo.

Darren Aronofsky mette in scena la storia di una discesa verso il baratro, ma di una discesa fatta comunque con dignità e a testa alta. Mickey Rourke è perfetto per questo ruolo sofferto, scomodo, al margine, solitario: c’è sicuramente molto di lui nel personaggio di Randy “The Ram” Robinson, un giorno sotto le luci della ribalta, osannato da folle urlanti e inneggianti il suo nome, protagonista di incontri memorabili, di rivalità mitiche che infiammavano i tifosi e poi anni dopo, dimenticato da tutti, costretto a vivere in una roulotte, ma che non riesce a separarsi dall’unica cosa che sa fare, lottare, anche se ora non ci sono grandi eventi, ma solo incontri con vecchie glorie come lui o nuove leve nella palestra di qualche liceo del New Jersey.

The Ram” ha dedicato tutta la sua vita, tutto se stesso a questo show, sacrificando la famiglia e gli affetti. Tuttavia quando la situazione peggiora e la salute inzia a farsi più precaria, la sua unica amica, una spogliarellista sulla via del tramonto,( una splendida e intensa Marisa Tomei), gli consiglia di recuperare il rapporto con sua figlia,  (interpretata dalla ribelle per eccellenza del cinema, Evan Rachel Wood, davvero in ascesa e molto convincente) che delusa dalle continue promesse infrante del genitore, che ha messo sempre al primo posto il wrestling, si è allontanata da lui.
Il suo scopo diventa così quello di creare qualcosa di vero, di rinascere al di fuori del ring, sforzandosi di essere soprattutto per la figlia, l’uomo che non è mai stato.

Questa pellicola non è la celebrazione di uno sport, di un mondo patinato e spettacolare com’è quello del wrestling professionistico, con le sue trame e i suoi personaggi, rivalità e colpi di scena, ma anzi è il contrario: è la messa in scena di quello che accade spesso a volenteri quando le luci della ribalta si spengono, quando i lottatori cadono nel dimenticatoio, e di quello che accade negli spogliatoi prima degli incontri, con tanto di spaccio di droghe e steroidi per avere prestazioni e fisico sempre al top. Infatti non stupisce che i vertici della WWE (World Wrestling Entertainment) abbiano storto un po’ il naso all’uscita del film, anche se ora si sta profilando la possibilità della partecipazione di Mickey Rourke a Wrestlemania XXV, l’evento più importante della federazione, non si sa ancora se in veste di lottatore o solo come presenza.

In definitiva un bel film, con un’ ottima sceneggiatura e un grande cast, che si è aggiudicato il Leone d’Oro come miglior film all’ultimo Festival del Cinema di Venezia,  vincitore di 2 Golden Globe 2009, uno a Mickey Rourke come migliore attore e l’altro per la canzone originale,The Wrestler, una ballata stupenda scritta da Bruce Springsteen, (uno dei pochi amici di Rourke), e candidato a 2 Premi Oscar (quello per Migliore Attore, andato a Sean Penn per Milk, e l’altro per Migliore Attrice Non Protagonista per Marisa Tomei, sconfitta però da Penelope Cruz).

Conclusione: Assolutamente da vedere.

Voto: 9


Risposte

  1. Protagonista di questo film è Mickey Rourke che entra nei panni di un wrestler molto famoso ma che, dopo che passa il tempo,il suo momento, inizia ad entrare nel dimenticatoio. Si mostra come sia difficile la vita di un wrestler, sempre sotto pressione, costretto a sacrificare la famiglia e l’affetto di una figlia( Evan Rachel Wood) che certo non lo ama come genitore per averla lasciata sola prediligendo il suo lavoro.
    Mickey è costretto a lasciare il suo lavoro 8 che per lui non è solamente un lavoro,ma anche e soprattutto la sua passione) a causa dei problemi di salute che iniziano a manifestarsi. L’unica confidente che ha, in tutto questo, è una spogliarellista ormai un pò in là con l’età (Marisa Tomei) che gli sarà sempre vicino. Nonostante le proibizioni dei medici e dopo aver tentato di fare un’altro lavoro (commesso in un supermercato), Mickey decide che il suo unico scopo di vita è quello di essere un wrestler e far felici i suoi fans, quindi ritorna sul ring.Il finale è un discorso al pubblico molto commovente e sentito. Per non parlare della bellissima colonna sonora di Bruce Sprengsteen…in definitiva io non sono mai stata un’amante del wrestling ma vi consiglio decisamente questo film, veramente molto bello.

  2. […] Aronofsky, il celebrato regista di The Wrestler, dirige questo interessante thriller psicologico al centro del quale, come in The Wrestler, […]


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